domenica 1 maggio 2011

gallo Cristallo

Ciao, abbiamo giocato con la fiaba  raccontata da Italo Calvino  e abbiamo costruito un gioco

ecco la fiaba
GALLO CRISTALLO
C'era una volta un gallo che andava girando per il mondo. Trovò una lettera per strada,
la raccolse col becco, la lesse; diceva:
Gallo cristallo, gallina cristallina, oca contessa, anatra badessa, uccellino cardellino,
vanno alle nozze di Pollicino.
Il gallo si mette in cammino per andarci, e dopo pochi passi incontra la gallina:
"Dove vai, compare gallo?"
"Vado alle nozze di Pollicino".
"Ci vengo anch'io!“        "Se ci sei nella lettera" E ci guarda; legge:
"Gallo cristallo, gallina cristallina….
Ci sei, ci sei: allora, andiamo.
E si mettono in viaggio tutti e due. Dopo un altro po’ incontrano l'oca.
"Oh, comare gallina e compare gallo, dove andate?"
"Andiamo alle nozze di Pollicino"
"Ci vengo anch'io?“          "Se ci sei nella lettera". E il gallo riapre la lettera e legge:
"Gallo cristallo, gallina cristallina, oca contessa ….
Ci sei; e andiamo!
Cammina cammina tutti e tre, ed incontrano l'anatra.
"Dove andate, comare oca, comare gallina e compare gallo?"
"Andiamo alle nozze di Pollicino"
"Ci vengo anch'io?“   "E sì, se ci sei". Legge:
"Gallo cristallo, gallina cristallina, oca contessa, anatra badessa ….
"Ci sei: e be', vieni anche tu!"
Dopo un altro po’ incontrano l'uccellino cardellino.
"Dove andate, comare anatra, comare oca, comare gallina e compare gallo?"
"Andiamo alle nozze di Pollicino"
"Ci vengo anch'io?“        "E sì, se ci sei!" Riapre la lettera:
"Gallo cristallo, gallina cristallina, oca contessa, anatra badessa, uccellino
cardellino….
"Ci sei anche tu". E si misero in cammino tutti e cinque.
Ecco che incontrarono il lupo e anche il lupo chiese dove andavano.
"Andiamo alle nozze di Pollicino" Rispose il gallo
"Ci vengo anch'io?"
"Sì, se ci sei!" E il gallo rilesse la lettera:
"Gallo cristallo, gallina cristallina, oca contessa, anatra badessa, uccellino
cardellino….Ma il lupo non c'era.Ma io ci voglio venire!" Disse il lupo.
E quelli, per paura, risposero: "….. e andiamo."
Fatti un altro po’ di passi, il lupo disse tutt'a un tratto:
"Ho fame"
Il gallo gli rispose: "Io da darti non ho niente…."
"Allora mi mangio te!" E il lupo spalancò la bocca e se lo inghiottì sano sano.
Dopo un altro po’ di strada, ripetè: "Ho fame"
La gallina gli rispose come aveva risposto il gallo, e il lupo s'ingollò anche lei. E così
fece con l'oca e così con l'anatra.
Rimasero soli il lupo e l'uccellino. Il lupo disse:
"Uccellino, ho fame!"
"E che vuoi che io ti dia?"
"Allora mi mangio te!" Spalancò la bocca …. E l'uccellino gli si posò sulla testa. Il lupo
si sforzava d'acchiapparlo, ma l'uccellino svolazzava di qua, svolazzava di là, saltava su
una frasca, su un ramo, poi tornava sulla testa del lupo, sulla coda, e lo faceva
ammattire. Quando il lupo si fu stancato perbene, vide lontano venirsene una donna con
una canestra sulla testa, che portava da mangiare ai mietitori. L'uccellino chiamò il
lupo:
"Se mi salvi la vita, io ti faccio fare una mangiata di tagliolini e carne, che quella donna
porta ai mietitori. Perché lei, quando mi vedrà, mi vorrà acchiappare, io volerò via e
salterò da una frasca all'altra. Lei poserà la canestra per terra, e tu potrai mangiarti
tutto."
Difatti, venne la donna, vide l'uccellino così bello, e subito stese la mano per pigliarlo,
ma quello s'alzò un tantino. La donna posò la canestra e gli corse dietro. Allora il lupo
andò alla canestra e mangiò.
"Aiuto! Aiuto!" Grida la donna. Arrivano tutti i mietitori, chi con la falce, chi col
bastone, saltano sul lupo e l'ammazzano. Dalla pancia saltano fuori sani e salvi il gallo
cristallo, la gallina cristallina, l'oca contessa, l'anatra badessa e insieme all'uccellino
cardellino riprendono il cammino.
Gallo cristallo, gallina cristallina, oca contessa, anatra badessa, uccellino cardellino,
vanno alle nozze di Pollicino.

LE REGOLE DEL GIOCO dell'OCA

LE ORIGINI
Il Gioco dell'Oca, nato a Firenze alla fine del '500, si diffuse rapidamente nelle corti europee, in particolar modo in Francia e in Inghilterra.
Alcuni esemplari di tabelloni di gioco dei secoli scorsi possono considerarsi delle vere e proprie opere d'arte: decorati con grande ricchezza di particolari, rappresentavano vere e proprie avventure, battaglie famose, episodi storici, favole, miti e leggende.


Noi l’abbiamo costruito con i personaggi della storia raccontata da  Calvino

L'andamento di una partita di Gioco dell'Oca dipende assolutamente dalla sorte, dal punteggio dei dadi, dalle indicazioni delle caselle che casualmente si raggiungono, cosa che contribuì a farne un gioco di successo nei secoli.



Il tabellone di gioco è solitamente diviso in 20 caselle , alcune delle quali riportano simboli che corrispondono alle domande oppure agli 'imprevisti' del gioco.



Ogni giocatore dispone di una pedina 'segnaposto' che viene fatta avanzate sul tabellone lanciando uno o due dadi.

LE REGOLE
Possono giocare da 2 a 6 partecipanti, oppure è possibile organizzarsi in piccole squadre.
Si estrae a sorte chi inizia per primo e si avanza sul tabellone nel senso indicato dai numeri progressivi.
I giocatori allineano i segnaposto all'inizio del gioco (fuori dalla prima casella, indicata con il numero 1): scopo del gioco è percorrere l'intero tabellone e raggiungere la casella 24  prima degli avversari.


A turno, si lanciano i dadi e si avanza del numero di caselle indicate dal totale ottenuto con i dadi.
Se non vi sono indicazioni contrarie, è possibile sostare su una casella occupata da un altro giocatore.


Su alcune caselle vi sono indicazioni che è obbligatorio seguire: stare fermi uno o più turni,
Quando si arriva ad una casella con un'oca si avanza di un numero di caselle uguale a quello corrispondente all'ultimo lancio di dadi.


In questa versione del gioco dell'oca è prevista la necessità su alcune caselle, di avanzare o di annullare le penalità rispondendo correttamente ad una domanda a cura del conduttore del gioco

Per vincere bisogna raggiungere la casella finale  con un lancio esatto, altrimenti si deve tornare indietro di tante caselle quanti sono i punti in eccedenza


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